Dal 2001 la missione della Cooperativa Panta Rei è avviare persone con disagio mentale ad un percorso riabilitativo attraverso la creazione di veri posti di lavoro, con la convinzione che, in particolare attraverso il lavoro, si possano combattere i fenomeni di emarginazione e stigmatizzazione di queste persone, reinserendole nel tessuto sociale, e inoltre che il disagio mentale non sia una realtà statica ma vitale, a cui offrire una prospettiva differente.

Ispirandosi al principio del recovery, l’impegno di Panta Rei punta al passaggio dal ruolo di paziente/malato al ruolo di cittadino/persona/lavoratore, recuperando un’identità positiva, portatrice di diritti e potenzialità, favorendo il cambiamento e stimolando una crescita ed un’aspettativa ricca e positiva per il proprio percorso di vita.

Attraverso una relazione di fiducia e rispetto tra i soci della Cooperativa il nostro agire punta ad incontrare la persona, oltre la malattia, i sintomi, la diagnosi, accettando la diversità ma puntando ad una parità che non deve mai essere dimenticata. Attraverso il lavoro, nel fare, si crea una comunicazione reciproca e un terreno che favorisce nella quotidianità una storia comune di appartenenza.

Nella Cooperativa avviene una ridefinizione del rapporto soggetto-lavoro, per cui è il lavoro che, il più possibile, si adatta alla persona, divenendo una sorta di “abito sartoriale” cucito a misura del lavoratore, che partecipa consapevolmente all’intero processo produttivo per trarne senso e soddisfazione.

Negli anni, la Cooperativa ha avviato diverse attività e progetti, tra cui il marchio di trasformati con il recupero di eccedenze alimentari “Gli Invasà”, il (molto più che un) bar “FuoriLuogo” a Villa Buri, il bar-pizzeria “L’Intrepida” a Verona, i laboratori di produzione gastronomica “Pasta d’Uomo” e “Imbandita” presso la Casa Circondariale di Verona (in collaborazione con quest’ultima, con la Fondazione San Zeno e la Fondazione Esodo), oltre a servizi socio-sanitari ed educativi alla persona.